lunedì 10 giugno 2013

Quando lo stato ficca il naso dove non deve...

Lo stato è una costruzione giuridica creata dai cittadini per tutelare i propri interessi, ma se fosse proprio lo stato a violare i diritti dei cittadini?
Questo è quello che è successo negli Stati Uniti dove un ex dipendente della CIA,Edward Snowden, ha consegnato nelle mani dei media, soprattutto del Guardian, una considerevole mole di informazioni riguardante il progetto Prism
Tale progetto nasce sotto l'amministrazione Bush e prosegue con quella di Obama, lo scopo era quello di raccogliere più informazioni possibili tra le conversazioni private dei cittadini. Le società come Microsoft, Apple, Google e altre società di telecomunicazione americane erano state "costrette" ad accettare l'accordo con lo stato e trasmettere "nei limiti della legge" le informazioni richieste.
In tutto ciò il governo americano si difende dicendo che questo progetto è stato approvato più volte dal congresso ed è essenziale per la difesa nazionale, soprattutto per quanto riguarda gli attacchi terroristici.
Non c'è dubbio che dopo l'11 settembre la priorità americana è quella di difendersi da tutte le minacce terroristiche, ma siamo sicuri che valga la pena perdere ogni tipo di privacy per poter vivere in sicurezza? Molti giornali hanno paragonato questo evento al celebre racconto scritto da Orwell "1984".
Di questo passo altre nazioni seguiranno l'esempio degli USA? che fine farà lo stato di diritto? verrà trasformato in uno stato di polizia dove il diritto alla segretezza della corrispondenza e delle comunicazioni dei cittadini verrà infranto per ragion di stato?
Speriamo solo che non finisca veramente come 1984...

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