venerdì 22 novembre 2013

L'omertà delle istituzioni

Quello che è successo in Sardegna è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi che negli ultimi anni ha colpito e flagellato tutta l'Italia. Non possiamo trovare delle scuse banali come "è stata una piena millenaria" o definire questi eventi come cataclismi che accadono una volta ogni 100 anni, perchè non è così!.
Ci sono dei dati abbastanza eloquenti in merito alla questione:
Sardegna 2013 --> 16 morti (manca un disperso quindi le vittime saranno probabilmente 17)
Toscana 2012 -->  6 morti
Liguria ottobre/novembre 2011 --> totale di 18 morti
Veneto 2010--> 3 morti

Sicilia 2009 --> 36 morti
Sardegna 2008 --> 5 morti.



Queste sono solo alcuni dei nubifragi che hanno colpito l'Italia negli ultimi anni,  quelli che hanno provocato il maggior numero di vittime.
Visto che ogni anno contiamo dei morti, migliaia di sfollati, perdite di capannoni, capi di bestiame ecc mi chiedo perchè le istituzioni debbano nascondersi dietro la scusa dell'imprevedibilità di questi eventi? Perchè si deve andare a ricostruire un qualcosa che si poteva salvare?
Il dissesto idrogeologico è un dato di fatto nel nostro Paese, ma questo fenomeno forse è stato anche sottovalutato perché la messa in sicurezza non porta voti, non crea consenso, mentre invece arrivare nelle zone disastrate, mettere la faccia davanti alla televisione sbandierando buoni propositi in mondovisione e poi andarsene lasciando una bella immagine di se, pur non avendo fatto niente, porta molto consenso, ed in questo L'Aquila insegna...
A sostegno di questo riporto le parole del ministro della coesione territoriale :«Nel 2008 lo stesso ministero dell'Ambiente aveva valutato in 40 miliardi di euro i fondi necessari a mettere in sicurezza paesi e città. In 15 anni ne sono stati spesi 4,25. Ovvero 300 milioni all'anno: troppo poco. E come se non bastasse nell'ultima legge di stabilità i finanziamenti a questo scopo sono stati ridotti ancora, a un decimo: 30 milioni per il 2014»La manovra finanziare deve essere ancora approvata e questo ci fa capire come al governo centrale non importi mettere in sicurezza i territori, quindi prepariamoci ad altre tragedia, altre inondazioni ed altri morti, tanto a quanto abbiamo capito l'unica cosa che interessa è la speculazione sulla ricostruzione e non il benessere e la sicurezza dei cittadini.
I sardi alzeranno la testa ancora una volta grazie al loro cuore, ma si spera che questa sia l'ultima volta che il popolo italiano debba soffrire per l' incompetenza di "esperti" che dovrebbe mettere in sicurezza le terre dove viviamo, mentre invece ci speculano sopra.

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